Il tema urbano del progetto è il dialogo costruttivo tra la città storica, con radici artigianali, e la città del 2000. Si è costruito il progetto prediligendo e valorizzando questo dialogo, cercando di sottolineare e mantenere le radici storiche e artigianali che hanno dato vita ad un tessuto urbano di valore e quasi del tutto scomparso. Nel tentativo di non annientare il valore storico della fabbrica esistente è emersa la necessità di preservare il portale d’ingresso come immagine simbolica e fisica testimonianza di questo passato urbano e funzionale. La soluzione progettuale si pone quindi in relazione con tale preesistenza, definendo un collegamento concreto tra il nuovo edificio in progetto e l’esistente portale attraverso la realizzazione di un pergolato aperto in legno e acciaio che collega la via privata Roma, con la facciata “pubblica” definita dal portale, e l’interno privato del lotto. Il progetto architettonico è costituito da un corpo di fabbrica di 4 piani fuori terra e di un sovrastante sottotetto non abitabile, sviluppandosi su un’altezza di circa 14,65 m alla gronda di copertura. Il fabbricato, per i primi 3 piani fuori terra, si compone da due corpi distaccati e ricongiunti solo attraverso gli spazi di distribuzione tra le unità abitative. Questa frammentazione del volume è finalizzata a generare una apertura, ovverosia una fessura che stabilisce il dialogo tra la preesistenza storica e il nuovo intervento in progetto.